Vento

Bozza

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    Titolo: Vento
    Autore: LadyMuse

    PROLOGO
    Sara. Il mio nome è Sara. Ma non sempre mi hanno chiamata così. I miei genitori, per esempio. Famiglia classica la mia: madre casalinga, padre imprenditore e figli beneducati ad entrare nella sua azienda appena diplomati.
    La mia vita inizia il diciassette luglio del 1984 a Roma, di venerdì. Oh, ma io non sono italiana. O meglio, mio padre lo è. Alberto De Carolis, nato e cresciuto a Roma in una famiglia di militari. Un giorno del 1975 ha conosciuto una splendida donna francese, Geneviève Sieyès e l’ha sposata l’anno dopo. Dal loro matrimonio sono nati cinque figli, tre maschi e due femmine. Io sono l’ultima. Nel 1976 poi si sono trasferiti a Marsiglia, città d’origine di mia madre, e di lì non se ne sono più andati. Io per puro caso sono nata a Roma. Sì, perché quel 17 luglio la famiglia De Carolis era in vacanza a trovare i parenti italiani e, come dicono loro, io sono voluta nascere lì. Per colpa della mia “impazienza” e del mio carattere molto simile a quello di mio padre mi sono guadagnata l’appellativo di italienne. Non è una parola brutta anche perché indica la mia origine, ma sentirla pronunciare come un insulto dai tuoi familiari e dai tuoi compagni di scuola alla fine cominci ad odiarla e ad odiarti.
    I primi ricordi che ho sono legati ai miei fratelli. Mi ricordo che il più grande, Jean, giocava sempre con me. Ci passiamo sette anni di differenza. Ho sempre avuto un buon rapporto con lui. Al contrario, ho sempre odiato mia sorella Sophie e mio fratello Robert (solo papà in casa lo chiama Roberto) rispettivamente di uno e tre anni più grandi di me. Xavier, il mio Xavier, ha cinque anni più di me e l’ho sempre ritenuto il mio angelo custode. Lui è stato l’unico della famiglia a starmi vicino nei momenti più difficili.
    Ma, vi chiederete voi, perché sto raccontando tutto ciò? Semplice, perché per colpa della mia famiglia io ho vissuto una vita d’inferno. Una vita che non augurerei al mio peggior nemico di vivere; dolori e sofferenze che spesso ancora oggi riaffiorano e cancellano quella corazza che mi sono costruita in questi anni, come il vento fa cadere le foglie dagli alberi o rende difficoltosa una passeggiata sulla spiaggia. Io sono cresciuta, mi sono fatta una vita, ma voglio raccontare che cosa ho passato per essere quella che sono oggi. Voglio urlare al mondo che se si ha tutti contro bisogna lottare, non come ho fatto io. Ecco, è questo che voglio. Essere libera, come il vento.


    Ditemi che ne pensate!
     
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