Prendi il mio sangue.

Il Diario del Vampiro

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  1. Bonnie Gilbert
     
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    Titolo: Il Diario del Vampiro
    Autore: Bonnie Gilbert

    -Raiting: Giallo.
    -Personaggi principali e secondari: Damon Salvatore, Meredith Sulez e Bonnie McCollugh.
    Trama: Nell'ottavo libro della saga "Il Diario del Vampiro." la Smith ha detto che Meredith si è fatta mordere da Damon, dopo che lei, Elena e Bonnie erano andate via dalla festa di Lady Fazine. Ma la scena non è stata descritta. Ed è per questo che ho sbizzarrito la mia fantasia per scrivere a modo mio cosa è successo esattamente tra Meredith e Damon.

    Prendi il mio sangue.

    -Damon...posso entrare?-
    La voce di Meredith era ferma e indifferente mentre apriva leggermente la porta della stanza di Damon. Lui era lì, seduto sul suo letto, e si teneva la testa tra le mani, le cui dita affondavano nei capelli lisci e neri.
    Il ragazzo alzò lo sguardo verso di lei. Meredith vide gli occhi neri come la notte di Damon che la fissavano leggermente sorpresi, oltre che un pò storditi.
    -Cosa vuoi, Meredith?-chiese Damon con indifferenza mentre tirava dei respiri profondi per calmarsi. Aveva la testa che gli girava, e cun tremendo caldo che si diffondeva sul viso e sulla schiena.
    -Come sta Elena?-aggiunse prima che lei potesse dire qualcosa.
    -La stanno curando.-rispose Meredith.
    "La stanno curando. Si salverà. Non mi devo preoccupare."pensò stancamente Damon. E chiese nuovamente a Meredith:-Che vuoi?-
    Lei rimase in silenzio mentre entrava nella camera e chiudeva la porta alle sue spalle. Il suo sguardo vagò sulla scrivania in mogano, sulla finestra dai vetri perfettamente lucidati e sul lampadario di cristallo. Poi Meredith fissò Damon con decisione e disse:-Hai bisogno di sangue.-
    -Questo mi pare ovvio.-replicò Damon sarcasticamente, un pò duro. Avevano appena portato lui ed Elena via dalla festa di Lady Fazine...dopo che lui l'aveva quasi dissanguata. Entrambi si erano sentiti male dopo che Elena aveva urlato, e nonostante tutto il sangue che Damon aveva preso da lei, sentiva che aveva bisogno di berne altro...
    Il pensiero del ricco e caldo sapore del sangue per un attimo lo inebriò, e gli fece avvampare di fame la gola.
    Quanto desiderava assaggiare alcune di quelle gocce rosse che ispiravano tanta paura negli umani, ma che per i vampiri erano tutto...sapeva che se l'avesse bevuto si sarebbe sentito bene, perfettamente in forze...
    Aveva solo bisogno di sangue...
    -E per questo sono qui.-
    La voce di Meredith interruppe il flussuo dei suoi pensieri, e Damon la fissò nuovamente. La ragazza se ne stava in piedi davanti a lui, i capelli neri e sciolti che le cadevano disordinati sulla schiena.
    Indossava ancora il vestito nero da sirena che aveva messo alla festa, con tutto il repertorio di trucco e gioielli.
    I suoi occhi scuri lo fissavano decisi e inflessibili, senza staccarsi dal viso di Damon.
    Damon inviò un pensiero indagatore verso la mente di Meredith. Non voleva influenzarla, solo leggerle la mente per capire cosa voleva. Ma la mente di Meredith era ferrea e chiusa appositamente per non fargli leggere i suoi pensieri.
    -Cosa intendi con questo?-chiese alzandosi in piedi. Quel gesto gli procurò un leggero giramento di testa.
    -Prendi il mio sangue.-
    -Cosa?-
    Damon alzò la voce e fissò incredulo Meredith, che ricambiò con uno sguardo impassibile.
    -Ho detto : prendi il mio sangue.-ripetè, tutta calma e tranquilla.
    Damon non riusciva a crederci. Non era sicuramente amico di Meredith, ma la conosceva. E non riusciva a credere che proprio quella Meredith, forte, logica e controllata, che non cedeva mai al suo fascino, ora aveva deciso di offrirsi per donargli il suo sangue.
    Non era un gesto da Meredith Sulez, niente affatto. Quindi Damon si limitò a fissarla con gli occhi leggermente sgranati, e rispose seccamente:-Tu sai scherzando, vero?-
    -No, non sto scherzando.-replicò lei.-Hai bisogno di sangue, ti serve, e io sono qui apposta.-
    -Non dire queste cose...è una stupidaggine, non ci credo.-disse Damon sedendosi di nuovo sul letto.
    Meredith non disse niente. Si sedette accanto a lui, poi chiuse a pugno i capelli in una coda, spostandoli e lasciando il collo totalmente scoperto.
    -Prendi.-si limitò a dire. Damon fissò i suoi gesti totalmente incredulo, ma quando vide il collo dalla pelle olivastra di Meredith e individuò le sottili vene piene del sangue che lei gli stava offrendo, la gola iniziò a bruciargli.
    Aveva bisogno di sangue. Doveva accettare.
    Senza dire una parola, e sentendosi attraversare da uno strano tremolio, Damon spinse leggermente Meredith per le spalle, facendola stendere sul letto. E lentamente chinò la testa verso il suo collo.
    Meredith tenne gli occhi chiusi, e dopo qualche secondo sentì i canini di Damon che le perforavano il collo, e un moderato dolore la investì. La ragazza tirò un respiro profondo, rifiutandosi di lamentarsi o muoversi. E fece bene.
    Damon non aveva alcuna intenzione di farle del male, Elena l'avrebbe odiato altrimenti, e in breve il dolore si attenuò. Ma certamente Meredith non si sarebbe aspettata che quel dolore si trasformasse in piacere. Damon continuò a succhiare, godendosi l'ottimo e denso sapore del sangue, che lo inebriava e lo appagava in un modo inimmaginabile. Sentì qualcosa di strano, una specie di legame, un filo che univa lui e Meredith. Damon si stava godendo quel contatto ben oltre al fatto che stava bevendo del buonissimo sangue.
    Damon e Meredith si sentivano come se fossero innnamorati, amanti. Era una cosa inspiegabile, e se i due fossero stati pienamente lucidi si sarebbero interrotti.
    Ma quel contatto impediva loro di ragionare con logica. Damon sentì che voleva dare piacere a Meredith, e cercò di farlo. Meredith si sentì attraversata da spasmi di passione. Le sembrava che la sua testa fosse leggera come un palloncino. Man mano che il sangue le veniva sottratto un miscuglio di emozioni si mescolava dentro di lei.
    Era un momento perfetto.
    Senza quasi rendersene conto, Damon cinse la vita di Meredith in una forte stretta, e la attirò verso di sè. Meredith emise un leggero gemito di piacere.
    Non si era mai sentita così bene in vita sua...la sua mente era in contatto con quella di Damon, e i due condividevano le loro emozioni...era semplicemente fantastico.
    Fu allora che finì. Damon smise di succhiare sangue, e spostò via la bocca dal collo di Meredith. La guardò, e quando i due si resero conto della posizione in cui si trovavano arrossirono leggermente entrambi.
    Ma a Damon quella magnifica sensazione che aveva provato ancora non era passata del tutto. Non era ancora pienamente lucido, e non riflettè mentre posava le sue labbra su quelle di Meredith.
    Dopo un paio di secondi di completa immobillità fu Meredith a prendere l'iniziativa.
    Baciò Damon lentamente, con dolcezza, mentre afferrava la sua mano destra. Il bacio durò poco, giusto qualche secondo, e quando Meredith si tirò indietro aveva il viso completamente in fiamme.
    Niente altro avrebbe potuto metterla in imbarazzo.
    -Scusa.-mormorò.-Non ero lucida. Scusami.-
    Parlava a voce bassa, controllata, il viso nascosto dalla lunga chioma dei capelli.
    -Non ti devi scusare.-le rispose Damon con il suo sorriso beffardo e smagliante e che spense subito dopo. Si sentiva di nuovo pieno, in forze. Il sangue di Meredith l'aveva rigenerato. Non ricordava di essersi mai sentito tanto bene. Il mal di testa e il caldo erano scomparsi.
    Lei ricambiò debolmente il sorriso, poi si alzò e si diresse verso la porta.
    Si fermò con la mano sulla maniglia, poi si voltò per guardare Damon.
    -Damon?-
    -Si?-
    -Mi è piaciuto.-
    Meredith si limitò a quelle poche parole. Poi aprì la porta, uscì nel corridoio e la richiuse alle sue spalle. Si guardò intorno, e notò Bonnie in piedi sul fondo del corridoio.
    La fissava curiosa, con il viso a forma di cuore concentrato, gli occhi castani attenti. I suoi lisci capelli rossi erano un pò in disordine, e Meredith sapeva che presto sarebbero tornati ricci e ribelli.
    Bonnie si diresse verso di lei, impaziente, e quando Meredith la raggiunse con il suo passo calmo e lento sbottò:-Com'è andata? Come ti senti?-
    Meredith tirò un respiro profondo.
    -Mi sento bene.-rispose.
    Bonnie sospirò di sollievo.
    -Ok, allora andiamo. Andiamo a vedere se Elena si è svegliata.-disse.
    Mentre le due ragazze camminavano lungo il corridoio Meredith prese la parola, rompendo il silenzio ovattato e tranquillo.
    -Bonnie, ti posso dire un segreto?-
    -Si, certo. Di che si tratta?-
    Meredith sorrise leggermente.
    -Non è poi tanto male essere morsi.-

    Edited by -•GoodNorthernMADAM« - 3/9/2010, 17:16
     
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  2. Fru-Fru
     
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    dunque la prima parte è carina apparte gli errori di punteggiatura e qualche di battitura.
    Non mi è piaciuto il fatto del bacio mi sembra quasi scontato ... non sò
    e poi il fatto che meredith ammette dirsi goduta quel momento rivolta a lui non mi pare da Meredith
    comunque carina brava!
     
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  3. -•GoodNorthernMADAM«
     
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    Bonnie, mi devi dire tu dove volevi postarla.

    Ho letto il messaggio in tagboard, e allora facendo un giro l'ho spostata....ma non so se è la sezione giusta questa.
    Le ho dato un'occhiata velocemente ma mi devi dire se è una One-Shot o se hai intenzione di continuarla.

    ad ogni modo, in futuro..in ogni sezione trovi i regolamenti e le guide alla pubblicazione
     
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  4. Bonnie Gilbert
     
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    Grazie della critica, Fru.^^
    Comunque si, è una one-shot.u.u
     
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  5. -•GoodNorthernMADAM«
     
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    spostata! ^^
     
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  6. Fru-Fru
     
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    prego ^^
     
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5 replies since 3/9/2010, 15:00   55 views
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