Essere belli è un dono...

incompleta.. ,D

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  1. •Queen.Of.Rock«
     
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    Premetto dicendo che non è ancora terminata... quindi mettevi l'anima in pace ,D

    Titolo: Essere belli è un dono
    Autore: •Queen.Of.Rock«


    Essere belli è un dono.

    Stella.
    Essere belli è un dono.
    Fortunatamente io lo sono.
    Ho lunghi capelli biondi, occhi azzurri e grandi e mi trucco. Sono alta il giusto e sono magra, molto magra. Quasi anoressica, di nuovo.
    Sono il bocconcino prelibato di tutto l’Istituto, sia delle Elementari, che delle Scuole Medie, che dei 4 indirizzi delle Superiori.
    Amo aiutare la gente, essere servizievole… tutte cose che fanno le brave ragazze. E io sono una brava ragazza.
    Ho una migliore amica, si chiama Susy. Lei è molto più brutta di me ma non la compatisco. Non glielo rinfaccio mai. Sennò che amica sarei?
    Le voglio bene, certo, ma voglio più bene a me. E alla mia bellezza.
    Non fraintendetemi, non sono vanitosa. Non sono Narciso. Amo il giusto. Ho sempre pensato alla mia bellezza come un fatto giusto, certo, inconfutabile.
    Ho provato, anni addietro, a sfigurare la mia bellezza. Ho provato a non truccarmi, a truccarmi male, a vestirmi peggio. Ma nessun risultato era brutto. Per tre mesi non sono nemmeno andata dall’estetista, non che io abbia un impellente bisogno di andarci ogni ora del giorno. Ma ogni risultato era sempre ottimo. Ero sempre bellissima.
    La mia è pura modestia. Non voglio che gli altri mi invidiano e non voglio indurre io gente all’invidia. Ognuno di noi ha una “parte” bella. Io ho la bellezza d’animo, bellezza fisica, ho quel modo seducente di parlare, ho il carisma, ho molto ed anche altra gente ha queste ottime qualità.
    Allora, perché essere invidiosi?
    Comunque dicevo che Susy è brutta. Ha gli occhi verdi e i capelli ricci e mori. È un po’ più bassa di me ed è normale né grassa né magra. Diciamo che la sua stazza è quella giusta.
    Credo che sia quella la sua bellezza.
    Quando camminiamo insieme molti pensano che lei possa farmi sfigurare. Ma a me non importa. Primo perché io non sfiguro con nessuno. Poi se io mi vesto con i capi di Chanel e lei con quelli del mercatino non fa niente. L’amicizia si vede anche dalle piccole cose.
    Prima avevo anche un’altra cara amica. A dir la verità lei è ancora mia amica anche se mi odia, credo.
    Si chiama Cassandra.
    Cassandra la mia amica d’infanzia.
    Era una ragazza splendida. Buona d’animo proprio come me. Era ed è più bella di me in tutto, se rimaneva una ragazza docile e brava probabilmente mi avrebbe battuta.
    Fortunatamente per me, credo, si è ritirata dal suo ruolo.
    Si è tinta i capelli biondo cenere di un viola acceso con fiammate rosse, credo che rappresentino le fiamme dell’inferno, e i suoi occhi sono rimasti quelli di sempre rosso acceso.
    Si veste con dei corpetti che mettono in risalto il suo seno e le sue curve mozzafiato. È molto magra ma, fortunatamente per me penso, non mi supera.
    Mette gonne esageratamente corte e stivali alti fino alle cosce con tacchi vertiginosi.
    Lei ora è così.
    Non è voluta rimanere con me ma non mi interessa. Non riesco a provare odio per nessuno.
    Lei ora è colma d’odio e di ira. Non so verso chi però lo è.
    Credo che sia a capo di un’alta organizzazione di sette sataniche, credo.
    Io non mi voglio immischiare.
    Credo che esista il mio paese fatto di rose e fiori. E io sono la principessa.
    L’unica cosa che ora voglio è trovare un ragazzo.
    Devo comprarmi dei vestiti nuovi…


    Cassandra.
    “Ti prego Cassandra! Non farmi del male! Ti ripagherò… te lo giuro!” urlava Simon.
    Lo guardai negli occhi.
    Quegli occhi così chiari. Quasi cristallini. Puri. Li odiavo.
    “Lo sai che io non perdono, Sim.” dissi avvicinandomi al suo visetto angelico. “la roba si paga, e lo sai.”
    “lo so Cass, e per questo ti ho detto che ti ripagherò domani, dopodomani. Dammi un po’ di tempo…”
    “Te ne ho già dato troppo!” urlai.
    Sim rabbrividì. Quegli occhietti puri si riempivano di paura allo stato puro. Potevo percepire il suo terrore che aleggiava nella stanza.
    “Ti ricordi Kevin? Ti ricordi che fine ha fatto, sì?”
    “Sì, Cass. Non mi vorrai mica…” non aveva le parole per dirlo.
    “Nella vita bisogna prendersi le proprie responsabilità, tesoro.” Lo guardai intensamente negli occhi. Il terrore, ormai, regnava in lui. “Sappi che non mi dispiace affatto. Prendetelo, e fate il vostro compito.” Mi voltai e uscii dalla stanza. Le sue urla di terrore mi accompagnarono fino all’uscita. Adoravo il mio lavoro.
    Varcai la soglia della scuola. Odiavo quel posto. Tutti così gentili e simpatici. Tutti pezzenti e ipocriti.
    Mi diressi al mio armadietto. In una sfilza di armadietti blu, il mio spiccava su tutti. Nero. Terribilmente nero. Adorabile. Un colore così pieno di significato. L’oscurità, l’odio, sono tutti rappresentati da quel fantastico colore.
    Beh, dovevo dire la verità, la mia giornata iniziava davvero bene.
    Girai l’angolo e… me la trovai davanti.
    Con quel suo sorriso ebete stampato in faccia. Tutta orrendamente rosa. Con i suoi occhioni azzurri e quei capelli biondi che facevano schifo.
    “Amore mio!” urlò.
    “Che vuoi?” dissi brusca.
    “Tesoro, così si saluta la tua amichetta?” fece gli occhioni dolci.
    “Evita queste orribili smancerie, lo sai che non ti digerisco e non ti voglio vedere, cara.” Girai i tacchi e feci per andarmene quando mi prese per un braccio.
    “.È possibile parlare civilmente con te?” chiese arrabbiata.
    “Non offenderti tesoro ma, la rabbia non ti si addice. Bambola ricordati che l’inferno è sempre aperto per te. Scusa ma con sciacquette come te non posso e non voglio sprecare tempo. In onore dei nostri anni di amicizia… vaffanculo.” Mi voltai e andai in classe.
    “È davvero un tesoro di ragazza.” La sentii bofonchiare.
    Povera illusa. Crede ancora che il mondo sia tutto rose e fiori. La guerra e l’odio tra la gente non è di certo rosa e fiori. Se vedesse cosa ho combinato stamattina con quel ragazzo, si metterebbe a frignare come una bambinella. Poverina. Certa gente dovrebbe stare rinchiusa in un campo di concentramento poi vedi come si converte al mio mondo.


    Edited by -•GoodNorthernMADAM« - 14/8/2010, 20:26
     
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  2. ^^Gio
     
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    Mi piace........mi metto l'animo in pace aspettando il resto, se lo posterai.

    Due opposti, due mondi diversi.
    Chiaramente, per quanto possa sembrare assurdo, preferisco l'animo scuro di Cassandra. Forse lei sa come stare al mondo più di quanto lo sa Stella, il rispetto è la chiave anche se Cassandra ha dei metodi....un po'...poco ortodossi credo.

    Sono curiosa......e adoro come scrivi, già da subito!!!!!! :)
     
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  3. •Queen.Of.Rock«
     
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    Grazie mille! Anche io per certi versi adoro Cassandra... forse perchè l'ho già figurata nella mia testa anche se ho un'idea molto relativa di questa storia. Anche Stella è un carattere interessante. Ho sviluppato 2 psicologie per certi versi contorte e certi versi semplici. Vedrò se è il caso di continuare... ,D
     
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  4. Glo__The_next_Red_Vampire^
     
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    scrivi veramente moolto bene ;D
     
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  5. •Queen.Of.Rock«
     
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    Grazie mille Gloria!
     
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4 replies since 15/6/2010, 18:45   148 views
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